Smartphone e vino, un viaggio tra le generazioni

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Pensa ad una foto di un vino. Ora pensa a come hai comprato il vino negli ultimi due mesi. Infine, ipotizza di condividere con qualcuno l’emozione che hai provato assaggiando un vino. Bene, vedrai che oltre al vino, il filo conduttore di queste azioni, sarà un solo strumento: lo smartphone.

Gli opposti si attraggono

Lo smartphone e il vino sono due elementi estremamente opposti. Sia commercialmente parlando che socialmente parlando. 

Uno, infatti, è un prodotto tecnologico (teoricamente non necessario, in realtà, oggi, è impensabile poter sopravvivere senza) l’altro, invece, è un prodotto alimentare (una volta considerato un vero e proprio alimento, oggi, una passione). 

Come sono cambiate le priorità…

Allo stesso tempo, il primo è uno degli oggetti più intimi e personali che esistano (in quanti diamo in mano il nostro telefono liberamente ad un’altra persona, anche congiunta?), l’altro, all’opposto, è una delle passioni più condivise che ci siano (quanto mancano gli aperitivi/le cene in compagnia di amici e di un buon calice di vino?).

Due mondi opposti, dunque, che nel corso del tempo hanno visto mutare il proprio ruolo all’interno della società, eppure, proprio per questo, mai come oggi sono così vicini e affini. 

Torniamo all’introduzione iniziale: se pensi ad una foto di un vino, questa con che mezzo è stata scatatta per il 90% delle volte? Con lo Smartphone. E, per il 99% delle volte, come la stai guardando? Con lo Smartphone.

Come hai comprato, invece, il vino negli ultimi due mesi? Con un E-commerce? Magari con un click sul tuo Smartphone?

E ancora, quando condividi, con una o più persone, l’assaggio di un vino e le emozioni che questo ti suscita, come lo fai? Forse scrivendo un messaggio whatsapp, un post su Facebook, pubblicando su Instagram sempre e solo con il tuo Smartphone?

Se, la risposta Smartphone ha prevalso alle domande, più o meno retoriche, che ti abbiamo posto, vuol dire che le due calamite Smartphone-Vino non sono poi così opposte nemmeno per te, ma esiste un’energia che le attrae. Quale? L’energia delle generazioni.

Generazioni web: Z, Millenial, X, Baby Boomers

L’attrattiva principale, infatti, che spinge lo Smartphone e il Vino ad avvicinarsi sono i consumatori e i fruitori, presenti e futuri, di questi due prodotti

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Partiamo dal futuro, partiamo dalla generazione Z. I prossimi consumatori.

Coloro che vanno dal 2005 al 2010 fanno parte di questa generazione, sono i ragazzini e i bambini di adesso, ma anche i futuri consumatori. Consumatori abituati sin dall’infanzia a vedere persone con il terzo arto (lo Smartphone) e soliti, loro stessi, a utilizzarlo sin dalla giovanissima età. Consumatori colmi di stimoli circostanti, ai quali, tra qualche anno, non sarà sufficiente proporre un prodotto (il vino) bensì un’esperienza a 360°, nel minor tempo possibile e a qualsiasi latitudine.

Poi c’è la generazione dei giovani adulti di oggi. La generazione dei cosiddetti Millenials (‘81-2005)

Una generazione che ha visto l’evoluzione dei social media. Sono i creatori di selfie, coloro i quali hanno imparato il potere delle condivisioni, dei like, dei cuoricini. A loro il brand non può non guardare, anzi deve mobilitarsi (se non l’ha già fatto) affinché un Millenials possa continuare condividere i suoi istanti di felicità utilizzando come sfondo non più il panorama mozzafiato anni ‘90, quanto il logo del tuo brand, l’etichetta della tua bottiglia, la vista sui tuoi vigneti. Oggi la recensione vale tanto quanto il passaparola!

Che dire, invece, della generazione X (‘60-’80’)

La generazione che è rimasta ammaliata dal fascino di internet e del mondo della comunicazione. Che ha visto il passaggio dall’Enciclopedia a Google, dalle mappe e al navigatore. Un pubblico sempre più ampio e che tende a fidelizzarsi perchè è abituato a farlo. Lo faceva prima con la sua enoteca di fiducia, lo fa ora con l’E-commerce più conveniente ed efficiente. La loro peculiarità? Tendono ad informarsi, tanto. L’abitudine a stare sui libri non li scoraggia a leggere una descrizione di un vino lunga una schermata. Se il contenuto è di qualità, la risposta non tarderà ad arrivare. 

Infine, parliamo dei Baby boomers (per chi ha avuto la fortuna di diventarlo, i nonni!)

Grande capacità di spesa, ma con più timore all’acquisto. Del resto, la tecnologia, per com’è adesso, gli è “catapultata addosso” dopo metà della loro vita vissuta senza. Se coinvolti correttamente, però, possono condividere a pieno la tua filosofia (per loro i valori sono molto importanti) e diventare i primi testimoni del tuo brand (la mamma è sempre l’influencer più importante!!!).

Il mercato, ormai, è divenuto sempre più a priorità mobile, anche quello del vino.

Nel modulo 1 della digital wine academy di ContestidiVini approfondisco proprio lo scenario in cui viviamo contestualizzando in esso i giusti contenuti mobile per la giusta generazione.

Che aspetti? Le due calamite sono, ormai, unite…

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